Il COVID-19 e la necessità di agire immediatamente.Cosa stiamo aspettando?
- Eugenia Altavilla
- 24 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 mag 2020
L'emergenza sanitaria in atto, sta provocando gravi conseguenze sulla salute mentale.
Il covid-19 ha generato, non solo conseguenze fisiche ma sta anche gettando le basi per "una grave crisi di salute mentale", questo è quello che viene riportato dal recentissimo documento ONU del 13 maggio 2020.
L'impatto del COVID-19 riguarda in generale, un'alto livello di stress psicologico nelle popolazioni, notevolissime difficoltà economiche che molte persone stanno affrontando,evidenti difficoltà emotive di bambini ed adolescenti che ,data l'emergenza sanitaria mondiale, hanno dovuto interrompere la loro routine, fatta di istruzione e di convivialità con il proprio gruppo dei pari. Ma purtroppo questa è solo la punta dell'iceberg, in quanto, dal documento ONU del 13 maggio 2020, si registrano aumenti di abusi e maltrattamenti in famiglia.
Per non parlare del ruolo della donna oggi, che ha subito un grosso passo indietro riguardo alla proprie conquiste, in quanto in alcuni casi è costretta lei a rinunciare al proprio lavoro, per stare a casa con i figli, per seguirli in questo difficilissimo percorso di didattica a distanza sulla quale si dovrebbe porre una piena riflessione critica.
Prima che emergesse il COVID-19, le statistiche sulla salute mentale, riportavano già risultati abbastanza importanti: l'economia globale perde circa un trilione di dollari all'anno a causa dell'ansia e della depressione; la depressione colpisce 264 milioni di persone nel mondo, il suicidio è la seconda causa di morte nei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni; le persone con gravi problematiche relative alla salute mentale muoiono 10-20 anni prima rispetto alla popolazione in generale.
I paesi nel mondo spendono in media circa il 2% dei loro budget sanitari per la salute mentale.
Tutto ciò nonostante chiare evidenze di comorbidità tra condizioni fisiche e la salute mentale come ad esempio nell'HIV/ AIDS e tubercolosi.
Adesso il COVID-19 ha complicato il quadro già precedentemente compromesso, la Commissione Lancet ha mandato un messaggio chiave riguardante proprio la salute mentale: esistono problemi di salute mentale che si trovano lungo un continuum che va da lieve angoscia limitata nel tempo a gravi disturbi mentali. Ripetute immagini di persone gravemente malate,morti, aumentano la paura e generano angoscia.
Lo psicologo si occupa di temi in cui la non risposta o la risposta non psicologica non produce conseguenze immediate e visibili se non in alcuni casi.
Allora potrebbe emergere una domanda: Bisogna aspettare le conseguenze oppure agire subito?
L’emergenza è già in atto: quanto a lungo vogliamo lasciare che il disagio psicologico si diffonda in silenzio?
"BISOGNA CURARE PERSONE NON SOLO CORPI"
Dott.ssa Eugenia Altavilla.
Psicologa.



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